Da oltre trent’anni nell’ambito dell’ANPI provinciale di Brescia è attiva una “Commissione Scuola”, associazione culturale di volontariato, autonoma e a-partitica, costituita in gran parte da insegnanti. Suo scopo era, ed è tuttora, quello di proseguire e organizzare stabilmente, in una struttura collettiva che solitamente si riunisce ogni due settimane, il prezioso contributo di informazione e testimonianza storica sul periodo del fascismo, della guerra e della Resistenza ereditato dagli interventi che facevano negli istituti scolastici partigiani come Italo Nicoletto, Dolores Abbiati, Aldo Gamba, Lino Pedroni, Ermes Gatti, per citarne solo alcuni. Rifacendosi a loro, dopo la morte di Dolores (11 giugno 2001) la Commissione decise all’unanimità di prendere il suo nome come proprio emblema. Il suo vissuto personale è sembrato, infatti, esemplare e significativo, anche perché si tratta di una figura femminile: fin da bambina viene relegata con la famiglia al confino, matura poi una profonda convinzione antifascista e, ancora adolescente, partecipa alla lotta resistenziale con il nome di battaglia “Lola”. Nella nuova Italia repubblicana, tra i suoi vari impegni istituzionali, Dolores Abbiati ha sempre trovato il tempo per dedicarsi con passione agli incontri nelle scuole con gli studenti di diverse età. Parlava con chiarezza e semplicità, senza enfasi né retorica, degli eventi storici e della propria esperienza. Si fermava a lungo per rispondere alle molte domande che le venivano poste. Portava con sé documenti e libri da collocare nelle biblioteche.
Dal marzo 2022 la Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati” è presieduta dal prof. Mario Maviglia.
Nonostante la scarsità delle risorse finanziarie, la Commissione Scuola ANPI “Dolores Abbiati” ha realizzato e continua a svolgere un ampio ventaglio di iniziative culturali. L’obiettivo principale è quello di coniugare la memoria storica con la formazione di una consapevole cittadinanza democratica, favorendo la pratica sia della legalità che della solidarietà. Rivolgendosi alle giovani generazioni, lo studio del passato e la conoscenza della nostra Costituzione repubblicana si collegano così con l’analisi del presente per aprire l’orizzonte verso la progettazione del futuro. A ciò sono destinati i numerosi incontri di informazione e testimonianza, concordati su invito delle scuole di ogni ordine e grado, con classi di studenti e con i loro insegnanti. Sono state inoltre predisposte pubblicazioni come il vademecum: “Sul filo della memoria. Conoscere per giudicare”, “La Costituzione della Repubblica Italiana”, la “Guida ai musei della Resistenza”, oltre a schede storico–didattiche, materiale documentario e informativo.
Ogni anno, tra i mesi di marzo e aprile, la Commissione scuola organizza convegni rivolti a studenti e docenti degli Istituti superiori, invitando relatori di notevole valore. Da qualche anno ha deciso di coinvolgere attivamente nell’organizzazione e nello svolgimento dei convegni gli studenti di alcune classi di Istituti cittadini, che volontariamente aderiscono all’iniziativa e si impegnano ad affrontare le diverse tematiche, di anno in anno proposte, e a presentare al convegno i risultati delle loro ricerche e delle loro riflessioni.
Con cadenza annuale la Commissione scuola bandisce anche il concorso “I giovani, la storia, la memoria, la cittadinanza” indirizzato a tutte le scuole della provincia bresciana, sollecitate ad affrontare nodi tematici della storia del ‘900, senza perdere di vista eventi e problemi di stringente attualità. Gli elaborati pervenuti, per i quali è prevista ampia libertà di scelta circa la forma testuale, vengono esaminati e valutati da un’apposita giuria, che assegna i premi ai primi tre classificati per ciascun ordine di scuola. La cerimonia pubblica della premiazione si svolge nel mese di ottobre, all’inizio del successivo anno scolastico.
Agli inizi degli anni 2000 l’incarico di presidente della Commissione scuola è stato affidato al prof. Romano Colombini, che ne è stato per quasi 20 anni fulcro e sprone. Figura splendida del mondo della cultura e della storia della nostra città, ci ha lasciati nell’agosto di questo disgraziato anno, consegnandoci l’enorme responsabilità di proseguire il suo impegno..