Ti trovi qui: Home/Notizie/ Comunicato sull’iniziativa dell’amministrazione comunale di Paratico sulla Giornata della memoria e sul Giorno del ricordo. Paratico, martedì 4 febbraio 2020
Comunicato sull’iniziativa dell’amministrazione comunale di Paratico sulla Giornata della memoria e sul Giorno del ricordo. Paratico, martedì 4 febbraio 2020
Informati da alcuni cittadini del paese dell’iniziativa organizzata il 1° febbraio dall’Amministrazione Comunale di Paratico, visto il contenuto ci siamo subito attivati per chiedere al sindaco Ministrini dei chiarimenti. Il manifesto che indiceva l’incontro, era a dir poco ambiguo e foriero di sovrapposizioni forzose ed anacronistiche. Sommare al genocidio perpetuato dal Nazisti con il contributo concreto del governo Fascista, il problema molto più complesso dell’esodo dalle terre Dalmate ed Istriane e delle uccisioni di italiani, è intellettualmente e storicamente un colpevole errore.
La comprensione, in particolar modo da parte dei ragazzi di cosa sono state le barbarie dei campi di concentramento, dovrebbe essere di per se un percorso didattico “semplice” e doveroso.
A tal proposito ricordiamo che il 27 gennaio di ogni anno, a livello internazionale si vuole tenere viva la Memoria del genocidio e l’uccisione di milioni di persone, rinchiusi in lagher con la sola colpa di avere un religione diversa (ebraica), un orientamento sessuale considerato anormale (omosessuali), di avere carenze fisiche (portatori di handicap), di appartenere ad un’etnia (Rom) o di avere esclusivamente idee diverse dai criminali governi Nazista e Fascista.
Cosa diversa e molto più complessa inoltrarci nei drammi derivati dalla liberazione dei territori della ex Jugoslavia dai Fascisti e Nazisti che prima confiscando le terre ai legittimi proprietari, poi con una sistematica forzata italianizzazione delle popolazioni slave avevano messo sotto dittatura questi popoli.
Ricordiamo che questo è avvenuto tramite violenze inenarrabili, tra le quali il divieto di parlare nella loro lingua, di portare avanti le loro culture centenarie, anche utilizzando la tortura, l’uccisione e l’internamento in lager di quelle popolazioni. Solo approfondendo e non banalizzando si può capire quello che è successo, comprese le uccisioni nelle Foibe. Decontestualizzare la storia è un operazione scorretta e non è neanche l’intendimento della legge che istituisce il 10 febbraio come giornata del ricordo su quei fatti.
Avevamo segnalato questi rischi quando al sindaco chiedevamo due distinte iniziative. Sembrava fosse stata capita la nostra presa di posizione anche a seguito del contenuto della sua risposta scritta a noi pervenuta che tentava di tranquillizzarci, segnalando il malinteso derivante da un errore di superficialità nel comporre il manifesto.
Con questo spirito abbiamo partecipato numerosi all’iniziativa, dando il nostro plauso ai ragazzi delle scuole, alle ragazze musiciste e cantante che sono restate nel tema, così come non possiamo che criticare aspramente la parte documentale preparata dagli organizzatori. Purtroppo la serata è andata ancor peggio di quelli che erano i nostri timori. Non riusciamo a capacitarci di come si sia potuto accostare la testimonianza di Piero Terracina, il solo scampato della sua famiglia ai campi di concentramento, internato per la sola colpa di essere ebreo, con quella di un ufficiale della milizia fascista salvatosi dalla morte nelle Foibe. Pensiamo convintamente che nel titolo della serata si sia descritto il vero intendimento degli organizzatori, ovvero di fare di tutta un’erba un “fascio”, utilizzando la pietà ed il rispetto per tutti i morti con una rivisitazione che di fatto minimizza le responsabilità storiche, politiche ed umane di quanto accaduto.
Questo è grave, anche perché si è soffocato il dissenso di alcune persone presenti in sala, della nostra associazione, che volendo intervenire intendevano far sentire ai ragazzi presenti la motivata presa di distanza da come gli organizzatori avevano condotto la serata, ancor più negativo è che questa mancanza di democrazia è stata messa in atto da un’istituzione della Repubblica.
Nel confermare che la nostra Associazione, continuerà a vigilare a Paratico e su tutto il territorio nazionale, in modo che operazioni come queste, fatte con leggerezza ed irresponsabilità non avvengano più, conferma il proprio impegno ad organizzare nelle scuole e nei paesi momenti di approfondimento della nostra storia, in modo che certe politiche criminali non possano mai più avere quel consenso che può essere dato solo da cittadini disinformati ed indifferenti.
ANPI Brescia, ANPI Valle Calepio e Cavallina, ANPI Valle Camonica