L’ANPI provinciale di Brescia aderisce all’appello dell’ANPI provinciale di Gorizia, “NO alla celebrazione, il 12 settembre a Ronchi, dell’avventura nazionalista fiumana”.
Di seguito il testo dell’appello, al quale ha aderito l’ANPI nazionale, così come diversi altri Comitati provinciali e Sezioni (disponibile in PDF a questo indirizzo) >
Ronchi dei Legionari ed il suo più vasto territorio riconoscono nella scadenza annuale di settembre il momento fondamentale della loro storia, intrinsecamente connesso con le vicende nazionali ed internazionali. Ha inizio dopo l’8 settembre 1943 la Battaglia di Gorizia, la prima battaglia partigiana su suolo italiano, in cui antifascisti italiani e sloveni affratellati nella Brigata Proletaria, “operai e contadini della zona” come recita l’iscrizione sul monumento di Selz in ricordo della sua formazione, fronteggiano con enormi sacrifici un nemico preponderante pronto a schiacciare qualsiasi cosa intralci il suo cammino. Nasce così la Resistenza armata, quella stessa Resistenza che in fratellanza ed unità con gli altri movimenti dei popoli resistenti d’Europa ha portato alla sconfitta del fascismo, alla cacciata dell’occupatore nazista. Ha portato alla negazione di ideologie distruttive e criminali quali i nazionalismi, i razzismi, la supremazia della razza, la violenza cieca giustificata da fini deliranti di appropriazione di territori, la conseguente mira di schiavizzazione di identità nazionali altre. I valori che scaturiscono e si affermano nella lotta antifascista, nella Resistenza, vengono codificati nella Costituzione della Repubblica Italiana, posti come fondamento della vita e delle relazioni civili, come fondamento da cui attingono la propria legittimità le istituzioni democratiche.Il 12 settembre d’annunziano inaugura in una prospettiva diametralmente opposta una stagione di prevaricazione politica e di violenza nazionalista in aperto contrasto con le lotte radicali di operai e contadini che si svilupparono sul nostro territorio sulla scia ispiratrice del 1917 russo: migliori condizioni di vita, convivenza pacifica, diritti. D’Annunzio aveva sempre invocato la guerra, aveva appoggiato quella di Libia, si era battuto per l’entrata del Paese nel 1915, aveva contrapposto la folla con l’aristocrazia che doveva detenere il potere, era antidemocratico e credeva nel dominio dell’uomo solo al comando, giudicava le popolazioni slave inferiori. Quelle lotte e quella voglia di rinnovamento lo spaventavano molto. A pochi mesi dall’assurda carneficina paneuropea D’Annunzio velleitariamente impone con la forza militare un’azione violenta di riaffermazione dell’idea di imperialismo e nazionalismo estranea e contraria ai trattati di pace; preludio di un ventennio e di una guerra cui i figli di coloro che si erano battuti nel primo dopoguerra risposero con la Resistenza. L’avventura d’annunziana non può definirsi propriamente fascista; vero è però che il fascismo si appropria dell’azione militare fiumana, celebrandola e accarezzandola con la retorica sua propria. E così si atteggia oggi: l’incomprensibile e contraddittorio ricordo che le istituzioni pubbliche locali dedicano all’avventura nazionalista fiumana viene sostenuto e fiancheggiato da simboli e organizzazioni direttamente ricollegabili al fascismo, prime fra tutte le organizzazioni degli Arditi e della X° flottiglia MAS. Attraverso una stele dedicata ad un fatto storico avvenuto cent’anni fa trovano legittimazione associazioni o movimenti che rivolgono la propria attività all’esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del partito fascista o compiono manifestazioni esteriori di carattere fascista.Chiediamo al signor Prefetto ed alle Istituzioni nazionali e locali di impedire l’apologia del fascismo nel rispetto delle leggi della Repubblica Italiana, in particolare delle leggi “Scelba” e “Mancino”, e nel rispetto della Costituzione Italiana, antifascista nella sua integralità e non solo nella XII. Disposizione transitoria e finale.Chiediamo ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche che intendono partecipare alla cerimonia in ricordo dell’avventura fiumana quale sia il fine o lo scopo di celebrare un avvenimento storico che inaugura una stagione di violenta negazione dei valori che successivamente la Resistenza e la Costituzione affermano come condizioni inderogabili di esistenza delle istituzioni stesse.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA COMITATO PROVINCIALE DI GORIZIA
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