Su questo numero di ANPInews
Edizione straordinaria
Il Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia, sui recenti episodi di violenza in Parlamento:
“Quando il linguaggio “osceno”, offensivo, oltraggioso diventa diffuso, c’è poco da scherzarci sopra; bisogna reagire con lo sdegno, la ripulsa, la condanna collettiva e totale, come esso merita. Ed altrettanto va fatto nei confronti dei comportamenti, quando eccedono qualsiasi limite e non trovano, né possono trovare, giustificazione alcuna. Sono state “sdoganate” troppe cose, in questo difficile periodo della vita del Paese, da parte di tutti. Abbiamo ironizzato sul “vaffa” “istituzionalizzato” di Grillo, ma poi, gradualmente, siamo andati sempre più in là, quasi senza più meravigliarci della piega che prendevano le cose. L’ostruzionismo, che c’è sempre stato nella tradizione parlamentare, quando diventa “ostruzionismo di sistema”, e si pensa di bloccare tutto, allora diventa inammissibile e inaccettabile. L’ultimo insulto del parlamentare di Cinque Stelle alle parlamentari, l’ultimo, bieco, attacco di Grillo alla Boldrini, devono costituire il limite del non ritorno. Non deve essere consentito di andare più in la, né col linguaggio né con i comportamenti, altrimenti sarà la deriva e lo sfascio, non più sopportabile in un Paese civile. E non è questione di “moralismi”; è un problema di civiltà e di valori, di corretta definizione di quello che dovrebbe essere un comune sentire. Si lasci, poi, la Resistenza a quello che è stata e se possibile, si cerchi di esserne orgogliosi, di questa importante pagina della nostra storia; ma non si cerchi di appropriarsene, se non altro se resta ancora un po’ di senso del ridicolo. E soprattutto chiedo rispetto per coloro che, per essere stati partigiani, hanno perduto la vita o compiuto enormi sacrifici, perché questo Paese fosse libero e tutti (compresi gli attuali “guerriglieri”) potessero usufruire dei diritti fondamentali del cittadino” (continua)