RIFORMA del SENATO
L’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) DICE SI
- Alla differenziazione delle funzioni delle due Camere;
- Alla riduzione del numero (e/o degli emolumenti) dei Parlamentari;
- Alla revisione dei regolamenti parlamentari per evitare sovrapposizioni e lungaggini inutili o rituali e definire tempi e casi di priorità dei lavori;
- Alla riunificazione (e snellimento) degli apparati di supporto alle due Camere;
- Ad un Senato “Camera Alta” eletto con sistema proporzionale su base regionale e in numero limitato, indipendente dal Governo e dalle pressioni delle corporazioni e dei gruppi d’interesse, composto da soggetti forniti di caratteristiche specifiche e comprovate all’atto delle candidature (esperienza, competenza culturale, scientifica, professionale, autonomia, assoluta moralità),
- Ad un Senato “Camera Alta” luogo di equilibrio, di riflessione sui procedimenti legislativi, di partecipazione diretta su provvedimenti basilari (da specificare); con funzione di controllo dell’attività di governo rispetto alla possibilità di “dittatura della maggioranza”, di trasparente monitoraggio sull’azione dell’Esecutivo, sulle nomine, sugli enti pubblici, ecc.; con funzione di raccordo e di espressione delle entità e realtà territoriali che costituiscono lo Stato;
- Alla accelerazione dei lavori, ma anche ad una migliore qualità della produzione legislativa, che deve essere unita al grande sfoltimento e coordinamento di quella pletorica e caotica esistente, ed alla tempestiva redazione dei decreti attuativi delle leggi approvate (oggi centinaia di queste sono inapplicate)
L’A.N.P.I. DICE NO
A nuovi organismi abborracciati e spuri, di dubbia utilità ed autorevolezza, privi di una connotazione precisa e di poteri reali, assolutamente estranei all’architettura costituzionale esistente.
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