Nella giornata del 17 aprile 2014 le associazioni partigiane di Brescia hanno diramato il seguente comunicato stampa:
DICHIARAZIONE CONGIUNTA ASSOCIAZIONI PARTIGIANE CIRCA
IL RIASSETTO DEFINITIVO DI PIAZZA VITTORIA E LA COLLOCAZIONE
DELLA STATUA “L’ERA FASCISTA”
La Presidenza dell’ANPI di Brescia e il coordinamento provinciale delle Fiamme Verdi, sconcertati dai contenuti e dal tono delle dichiarazioni della Vicesindaco della città Laura Castelletti, intendono con il presente comunicato ribadire la propria posizione a proposito del riposizionamento della statua “L’Era Fascista” di Arturo Dazzi in Piazza Vittoria.
Da oltre 18 mesi le associazioni partigiane hanno attivato un percorso di approfondimento storico, culturale, artistico e di dialogo con la città per confrontarsi sull’opportunità di riposizionare il simbolo del fascismo imperante nella piazza della città inaugurata da Benito Mussolini che i partigiani hanno abbattuto e rimosso all’indomani della Liberazione.
L’assoluta contrarietà delle associazioni partigiane a tale ricollocazione è nota tanto agli organi di stampa quanto all’intera cittadinanza. Perciò non possiamo, in questa circostanza, che esprimere apprezzamento per le dichiarazioni in più occasioni espresse dal sindaco Emilio Del Bono, dapprima in campagna elettorale, poi durante vari incontri con le rappresentanze partigiane e negli annunci degli scorsi giorni comparsi sui giornali in ordine alla collocazione, sul piedistallo collocato in piazza e ancor oggi vuoto, di un’opera proveniente da un concorso di idee, che superi finalmente la questione con uno sguardo aperto al futuro.
E, dal ultimo, un apprezzamento particolare per la conferma di tale orientamento come riportato in data odierna dalla stampa, dopo le affermazioni di ieri della Vicesindaco e assessore Castelletti che sembravano invece volerlo bloccare.
Forti di un percorso che ha dato vita a numerose manifestazioni e occasioni di incontro con i cittadini bresciani – volantinaggi, flash mob, letture, interviste, servizi e dibattiti televisivi, raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare e ben due convegni, uno dei quali con interventi di caratura nazionale – riteniamo, come associazioni partigiane, che il tema sia stato affrontato e risolto attraverso una chiara proposta a non procedere con il riposizionamento, orientamento che il sindaco Del Bono ha fatto proprio.
Alla base di questa posizione ci sono, come più volte ricordato, ragioni di idealità e di opportunità storica e non condizionamenti di carattere ideologico.
Ci dispiace che la Vicesindaco Castelletti non abbia preso parte ad alcuna delle numerose occasioni di approfondimento appena ricordate, che le avrebbero, forse, consentito di farsi un’idea più ponderata sulla questione.
Pertanto, pur nel rispetto delle opinioni di ciascuno, con la serena convinzione di aver sempre agito nell’interesse della memoria storica e in ossequio alla cultura democratica della città, ci appelliamo alle Istituzioni cittadine, e in particolare al sindaco Del Bono, affinché si addivenga al più presto ad una soluzione definitiva della questione secondo gli orientamenti pubblicamente assunti.
Ci appelliamo inoltre a tutte le forze democratiche e antifasciste in questa vigilia del 25 aprile 2014, 69° anniversario di quella Liberazione che sancì, con il ritorno della Libertà, anche la cacciata del fascismo e l’abbattimento a Brescia del suo simbolo più inviso, affinché venga ribadita la condivisione circa la destinazione museale della statua, proprio a tutela dello stesso reperto.
Nel contempo auspichiamo che Brescia, città medaglia d’argento per la Resistenza, non debba veder ulteriormente agitato in modo strumentale questo tema, specie in quest’anno che vede, ormai prossime, le celebrazioni del quarantennale della strage fascista di Piazza della Loggia.
Giulio Ghidotti, Presidente Comitato provinciale A.N.P.I. – Brescia
Alvaro Peli, Coordinatore provinciale Associazione Fiamme Verdi – Brescia
Per scaricare il comunicato in formato PDF, fai clic qui