Su questo numero di ANPInews:
APPUNTAMENTI
►“In quei giorni del marzo ’44 un milione di lavoratori incrociò le braccia”: in occasione del 70esimo della Resistenza e della Liberazione, convegno a Milano il 15 marzo promosso da ANPI Nazionale e Fondazione Di Vittorio. Interverranno, tra gli altri, Giuliano Pisapia, Carlo Smuraglia e Susanna Camusso
ARGOMENTI
Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:
► L’8 marzo ha un valore reale solo se al momento, come dire, “festoso” si aggiunge la constatazione della realtà esistente e della necessità di trasformarla. Personalmente, continuo a ritenere che bisogna agire soprattutto sulla “cultura” e sui “valori”, pretendendo il rispetto di questi ultimi e facendo in modo che essi entrino nella “normalità” corrente di ogni individuo. La mimosa non fa mai dispiacere, ma bisogna che sia accompagnata dall’impegno a cambiare questa società malata
Anche l’8 marzo è passato e riprende la vita di tutti i giorni, per gli uomini e soprattutto per le donne; perché non è un augurio, anche sincero, non è un complesso di manifestazioni e di iniziative, in un compendio di attenzioni e di promesse, che può cambiare la realtà. Avevo pensato di inviare, almeno a tutte le donne dell’ANPI, un augurio per la Festa delle donne. Ma poi ho intravisto il pericolo del formalismo, della ritualità; e soprattutto il rischio di essere confuso con quelli che sono pieni di buoni sentimenti per un giorno, ma poi – dal giorno successivo – tornano agli antichi pregiudizi, alla quotidianità che nega gran parte di quanto espresso in quella giornata. La verità è che viviamo una grande contraddizione tra l’essere e il dover essere (…).
► Nuovo Governo: ancora non si è intravisto nulla che faccia ben sperare: un progetto preciso di riforma costituzionale, su cui discutere; un progetto per incrementare la crescita e creare posti di lavoro; un progetto (fattibile) per uscire dalla emergenza sociale; un disegno concreto per costruire un sistema veramente democratico (che è poi un compito imprescindibile di ogni Governo, quando è in atto una crisi anche politica ed etica). Qui si apre un’altra nota dolente: quando parlo di democrazia, parlo anche di antifascismo e di lotta contro il razzismo e la discriminazione
Che dire degli eventi politici? Nella news 108 ho parlato diffusamente della situazione politica, del nuovo Governo e degli enormi problemi sociali che il Paese deve affrontare. Esprimevo, allora, pensieri critici e perplessità. Sono passati dei giorni e non mi iscrivo alla categoria sempre più numerosa (questo è, purtroppo, il Paese) di coloro che si esaltano agli annunci e credono alle parole. Io sto ai fatti ed esprimerò il mio pensiero con una frase semplicissima: il Comitato nazionale dell’ANPI ha approvato un documento in cui si sostiene con forza che la prima e vera riforma da attuare è quella della “politica”; non della politica in genere, ovviamente, che è fondamentale per la stessa vita della democrazia, ma di questa politica, così come ci viene offerta da tempo nel nostro Paese e che ha finito per produrre un enorme distacco della gran parte dei cittadini(…)
► Visto che ho accennato anche alle votazioni europee, voglio chiarire un punto che ritengo importante. Ci sono alcuni iscritti che si sono entusiasmati per la lista Tsipras. E’ assolutamente legittimo che ognuno voti per chi vuole e si entusiasmi per una lista che gli è simpatica. Ma deve restare assolutamente fermo e incontestabile il fatto che l’ANPI, comunque, non c’entra e non ci deve entrare
Noi diremo come vorremmo la nuova Europa, le nuove istituzioni europee e i loro indirizzi, ma non aderiremo a nessuna lista, quali che siano i nostri sentimenti personali, perché non è il nostro compito; ed anzi, il nostro dovere, come ANPI, è quello di tenerci rigorosamente fuori da liste, candidature ed altro. Altrimenti, entreremmo in un campo che non è consono alle nostre finalità ed alla nostra identità.
► Voglio rendere nota – per il suo significato – una corrispondenza intercorsa tra l’ANPI nazionale e un’Associazione veronese per la pace. Quest’ultima ci ha scritto, invitandoci ad aderire ad una manifestazione nazionale per la pace, un grande raduno, nella giornata del 25 aprile. Ci è sembrata singolare questa scelta, non della manifestazione, assolutamente lecita, ma del giorno in cui realizzarla; e ci ha sorpreso il fatto che alcuni dei firmatari dell’appello non abbiano fatto caso alla coincidenza di date. Ho risposto, con la lettera che pubblico qui di seguito, affinché tutto sia chiaro e soprattutto le nostre motivazioni siano comprensibili per tutti (…)
►“1944-2014: le Fosse Ardeatine 70 anni dopo”: cerimonia a Roma il 18 marzo nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Interverranno, tra gli altri, la Ministra della Difesa, Roberta Pinotti, il Sindaco di Roma, Ignazio Marino e Carlo Smuraglia
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