Su questo numero di ANPInews:
APPUNTAMENTI
►“Le stragi nazifasciste del 1943-1945 – memoria, responsabilità e riparazione”: il 14 gennaio a Roma presentazione del volume curato dall’ANPI e illustrazione del progetto di un Atlante delle stragi
►“Perché duri la memoria di Sciesopoli di Selvino”: avviata una petizione per conservare un significativo luogo della memoria della deportazione
Piena solidarietà a Nino Di Matteo – Pm nell’inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia – da Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale dell’ANPI. La presa di posizione è contenuta in una lettera che pubblichiamo qui di seguito, fatta pervenire da Smuraglia a Ottavio Terranova, Presidente ANPI Palermo e Coordinatore regionale della Sicilia, che ha provveduto a farla giungere a Di Matteo (…)
► Gli auguri dell’ANPI Nazionale a Pierluigi Bersani
► La solidarietà dell’ANPI al Pm Di Matteo
ARGOMENTI
Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:
► PD e Governo: c’è un contrasto – grande come una casa – tra due opposte concezioni, sul tema del come risolvere il problema del lavoro, considerato da tutti (spesso a parole) come prioritario. Ritengo necessaria, prima di ogni altra cosa, la ricerca e la creazione di nuovi posti di lavoro, di nuove opportunità, il più possibile sicure e dignitose. Mi spiego con un esempio: i disastri ambientali sono un copione che si ripete da anni, sempre lo stesso, con gli stessi guasti, gli stessi danni, le stesse spese per ripararli, ecco, c’è qualcuno che si è chiesto quanto costerebbe investire in manodopera per prevenire? Non sono un economista e quindi non sono in grado di fare simili conteggi; ma vorrei che qualcuno li facesse, che si nominasse una Commissione di “saggi” per studiare il problema sotto questo profilo
Nei giorni scorsi si è verificato un “incidente” che ha coinvolto il nuovo Segretario del PD, Renzi, e il Viceministro dell’economia, Fassina, sempre del PD, ora dimissionario. Naturalmente, non entrerò nella questione particolare, che riguarda, sostanzialmente, un partito e il Governo. Ma voglio esprimere la mia convinzione che sullo sfondo di questioni come questa, c’è un contrasto – grande come una casa – tra due opposte concezioni sul tema del come risolvere il problema del lavoro, considerato da tutti (spesso a parole) come prioritario. C’è una linea di pensiero secondo la quale occorre mettere mano alle “regole”, alla tipologia dei contratti, alle tutele, per creare maggiore flessibilità e maggiori opportunità (…)
► Ancora sulle modifiche costituzionali: non pretendo, naturalmente, di essere ascoltato; ma almeno vorrei che si evitasse di continuare a battere su un tasto ormai consumato: “va abolito il Senato, così si risparmiano un po’ di miliardi”. Il Senato è previsto dalla Costituzione come organo di elezione diretta; per trasformarlo in qualcosa di “diverso” e soprattutto per passare ad elezioni di secondo livello, ci vorrebbero ragioni serie e non di mero risparmio
Mi affanno a scrivere che bisogna mettere mano a modifiche alle istituzioni principali solo per ragioni di funzionalità; non pretendo, naturalmente, di essere ascoltato; ma almeno vorrei che si evitasse di continuare a battere su un tasto ormai consumato: “va abolito il Senato, così si risparmiano un po’ di miliardi”. Il Senato è previsto dalla Costituzione come organo di elezione diretta; per trasformarlo in qualcosa di “diverso” e soprattutto per passare ad elezioni di secondo livello, ci vorrebbero ragioni serie e non di mero risparmio. Tanto più che sul tappeto ci sono già soluzioni ispirate alla necessità (condivisa) di differenziare il lavoro dei due rami del Parlamento. Credo che converrebbe insistere su questo e poi – semmai – valutare se per gestire un sistema di bicameralismo “imperfetto” non basterebbe un minor numero complessivo di parlamentari. L’eventuale risparmio di spesa “politica” nascerebbe così da un’esigenza concreta, quella della realizzazione di un sistema più efficiente sul piano della valorizzazione del ruolo del Parlamento (…)
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