CIMITERO MONUMENTALE VANTINIANO – BRESCIA
sabato 28 dicembre 2013
FUNERALI DI LINO PEDRONI
partigiano “Modroz” 122^ Garibaldi – Brigata d’assalto A.Gramsci, Presidente onorario del Comitato provinciale A.N.P.I.
COMMEMORAZIONE UFFICIALE
È con particolare onore che oggi a nome delle Fiamme Verdi di Brescia, e della sua Presidente Agape Nulli Quilleri, rivolgo un affettuoso saluto al caro Lino. Ed è bello che ANPI e Fiamme Verdi siano qui riunite insieme a farlo insieme, come lo furono nei momenti tragici della rivolta contro il fascismo e come dovranno esserlo nel contribuire a superare i momenti difficili che stiamo vivendo.. Molto dobbiamo a Lino e a chi con Lui, giovanissimi, decisero di ribellarsi all’oppressione e alla negazione della libertà. Lo fecero con decisione, con coraggio, con spirito di altruismo. E quell’esperienza lo ha portato ad essere testimone nel corso della sua intensa vita dei valori per i quali si era battuto. La sua presenza ai tanti momenti del ricordo era naturalmente autorevole proprio perchè accompagnata da una “storia” e da una costante e concreta azione. Lino ci ha insegnato che bisogna contrastare ogni forma di disuguaglianza. Sesso, condizione sociale, fede, orientamento sessuale e ogni altra caratteristica personale MAI devono diventare motivo di discriminazione, lo abbiamo scritto nella nostra Costituzione, lo hanno sancito i Partigiani come “Modroz”, il nome da combattente di Lino, mettendo a rischio la loro stessa vita. E ci ha anche insegnato che le ingiustizie vanno contrastate non solo quando ci toccano direttamente, ma nel momento in cui si manifestano, far finta di non vederle, scegliere la comodità di ignorarle ci consegna un tragico finale che la Storia dovrebbe averci insegnato. E dobbiamo stare attenti che nei momenti come questo dove salutiamo con grande affetto ed immensa riconoscenza un amico giunto al termine della sua esperienza di vita terrena, rischiamo di perdere una parte fondamentale delle nostre radici democratiche. Tenere vivo il ricordo diventa più che mai indispensabile per non disperdere l’enorme eredità che ci è stata affidata e che dobbiamo conservare con cura per poterla a nostra volta consegnare a chi viene dopo di noi. Questo è il dovere che Lino ci trasmette, badate bene come dono, non come onere, la difesa del principio di democrazia e libertà! Infatti è stato detto che un uomo è ciò in cui crede e per il quale ha combattuto. Per questo Lino Pedroni è sicuramente stato un fedele testimone di democrazia e libertà! Oggi lo ringraziamo e gli promettiamo che cercheremo di essere all’altezza del compito, non facile, ma incredibilmente entusiasmante, che ci ha affidato. Ciao Lino.
Rappresentante Fiamme Verdi
Vedi anche:
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Ciao Lino. Il ricordo di Bruna Franceschini
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Il saluto a Lino. L’introduzione del presidente provinciale dell’ANPI Giulio Ghidotti
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Il saluto a Lino. L’intervento della presidente di Nuova Resistenza Silvia Toti
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Il saluto a Lino. L’intervento della vicepresidente provinciale dell’ANPI Francesca Parmigiani
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Il saluto a Lino. Il commiato del presidente provinciale dell’ANPI Giulio Ghidotti