Roma, 27 novembre 2013
Ai familiari di Raimondo RICCI
Carissimi,
una vita complessa e importante di cui una parte ha voluto raccontare in un suo prezioso libro. Ma in realtà c’è stato, nella sua vita, un impegno così come una passione morale senza eguali. Combattente per la libertà, deportato, strepitoso avvocato, giurista finissimo, parlamentare, ovunque ha svolto la sua attività, Raimondo si è fatto apprezzare da tutti per il suo impego, per la sua capacità professionale, per la sua fedeltà a valori e ideali inopponibili.
Ha dedicato lavoro e impegno ad Istituti storici ed infine – in modo particolare – all’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza; infine, anche in condizioni non facili, si è dedicato con la consueta passione all’ANPI, diventandone poi Presidente Nazionale.
Con un curriculum simile, è logico che Raimondo Ricci lasci un grande vuoto e un grande dolore e il rimpianto di quanti l’hanno conosciuto o hanno lavorato con lui.
Per noi, Raimondo, è stato maestro e per lungo tempo amico. Per questo lo piangiamo, assicurando che non lo dimenticheremo mai.
L’ANPI Nazionale ha delegato Marisa Ferro che l’ha conosciuto, ha lavorato con lui, ha mantenuto rapporti amichevoli anche nell’ultimo, difficile periodo. Marisa, però ci rappresenta tutti nell’inviare alla famiglia, alla figlia Marina, al figlio Emilio, ai nipoti, la nostra commossa ed affettuosa partecipazione che ci sentiamo di esprimere anche a nome dell’intero Comitato Nazionale.
Vi siamo particolarmente vicini, con tutto l’affetto con cui ricordiamo Raimondo e con la commozione di un distacco particolarmente doloroso.
Un caro abbraccio a tutti voi.
(Maggiori informazioni sul sito dell’ANPI nazionale. Fai clic qui)