Su questo numero di ANPInews
APPUNTAMENTI
►Segnaliamo due significative iniziative ANPI a difesa della Costituzione che vedranno la partecipazione e l’intervento del Presidente Smuraglia:
30 novembre, Genova – Palazzo Ducale: La Costituzione va difesa non snaturata
2 dicembre, Monza – Sala Maddalena: La Costituzione è il nostro futuro. Difendiamola insieme
►Il 30 novembre, a Osimo (AN), col patrocinio, tra gli altri, dell’ANPI Nazionale: decima edizione del Premio Nazionale Renato Fabrizi
ARGOMENTI
Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:
► In occasione di un recente Convegno storico sul 1943 ho incontrato un gruppo di giovani, iscritti e non iscritti all’ANPI: quando si arriva a loro ci si accorge che davvero non tutto è perduto. Se riusciranno, quelli disponibili, a conservare la loro freschezza, la loro curiosità e la loro voglia di capire, non ci sarà quella “terra di nessuno” che molti temono. Bisogna solo frequentarli, questi ragazzi, il più possibile, aprire e tenere aperto il dialogo e il confronto; e sono certo che non ci deluderanno
A margine di un importante Convegno storico, sul 1943, organizzato dall’Istituto Veneto di storia della Resistenza, dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e dall’ANPI (andato benissimo), con l’aiuto della Presidente ANPI di Padova e del Coordinatore regionale del Veneto, ho incontrato un gruppo di giovani, iscritti e non iscritti all’ANPI. Ancora una volta, l’incontro è stato molto bello, sono stato subissato di domande e di interrogativi di ogni genere e a tutti ho cercato di rispondere in modo adeguato (spero di esserci riuscito). Più di due ore, di quelle che alimentano le speranze e la fiducia che in “futuro” ci sarà, anche per merito di questi giovani aperti e disponibili al confronto ed alla riflessione (…)
► Stiamo assistendo a discorsi ed atti che assumono connotati sempre più eversivi, come la stessa manifestazione preannunciata per il 27, in pratica contro l’applicazione di una legge del Parlamento, approvata da tutti i maggiori gruppi parlamentari (e dunque anche da quelli che oggi protestano). Che un Paese civile debba tollerare tutto questo e che il quadro che si offre ai cittadini e alle nuove generazioni sia di questo tipo, è davvero insopportabile
Va in scena, mentre scrivo, l’ultimo atto della prima vicenda di Berlusconi che sia riuscita ad arrivare fino ad una sentenza definitiva. Saranno giorni di fuoco, perché c’è tutto un bombardamento di accuse, di richieste (ancora la grazia!), di provocazioni, di minacce. Discorsi ed atti che assumono connotati sempre più eversivi, come la stessa manifestazione preannunciata per il 27, in pratica contro l’applicazione di una legge del Parlamento, approvata da tutti i maggiori gruppi parlamentari (e dunque anche da quelli che oggi protestano). Che un Paese civile debba tollerare tutto questo e che il quadro che si offre ai cittadini e alle nuove generazioni sia di questo tipo, è davvero insopportabile. Io continuo a sperare che questa vicenda si concluda e che si torni a parlare dei problemi reali del Paese, quelli che si aggravano d’ora in ora, mentre a Roma si parla d’altro (…)
► Tra sabato 23 e domenica 24 novembre 180 piazze in tutta Italia con i gazebo dell’ANPI, i nostri materiali, le nostre presenze. Un fiorire di confronti, di informazioni e di coinvolgimento di massa, che dovrebbe far riflettere chi sta ancora litigando su sciocchezze e chi insiste su riforme costituzionali sbagliate
Si è svolta la nostra “giornata del tesseramento”, dedicata alla Costituzione ed alle riforme costituzionali. 180 piazze, con i nostri gazebo, i nostri materiali, le nostre presenze. Un fiorire di confronti, di informazioni e di coinvolgimento di massa, che dovrebbe far riflettere chi sta ancora litigando su sciocchezze e chi insiste su riforme costituzionali sbagliate. Ho sentito ripetere in questi giorni l’affermazione che ci sarebbero le condizioni per fare almeno tre riforme (diminuzione del numero di parlamentari, differenziazione del lavoro delle due Camere, aggiustamento del sistema delle autonomie). Tutti d’accordo, sembra; ed anche noi, su questo, siamo pienamente disponibili, a condizione che si facciano bene, ragionando sulle soluzioni migliori e confrontandosi apertamente sulle (poche) questioni che, al riguardo, si prospettano (…)
► Il 25 novembre si è celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’ANPI è fortemente impegnata, anche su questo fronte. Vogliamo che non ci sia più una donna maltrattata, perseguitata, sfregiata, uccisa per presunte ragioni affettive, che in realtà si fondano sul concetto del “possesso”, per di più di una persona considerata come oggetto
C’è stata, ieri, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un tema attualissimo e da affrontare quotidianamente, perché i rimedi approvati per legge non possono essere sufficienti da soli a contrastare un fenomeno così grave e complesso. La questione è, soprattutto e prima di tutto, culturale. E dunque ben vengano queste “giornate” per richiamare l’attenzione, ma nella consapevolezza che occorre un lavoro quotidiano e assiduo per superare convinzioni e concezioni inveterate e dure a morire, non solo nella società, ma anche e soprattutto nella famiglia (…)
► Il Convegno storico cui ho accennato sopra ha visto tra gli organizzatori anche l’ANPI: questo è un giusto motivo di orgoglio, perché uno stretto rapporto con gli Istituti storici ed una ridefinizione del concetto stesso di memoria sono tra i più importanti obiettivi che ci siamo posti nell’ultimo Congresso
Come accennato all’inizio, a Padova, all’Università si sono svolte tre giornate (20-22 novembre) di riflessione e di discussione sul tema “1943: l’anno della svolta”, con particolare riferimento alla caduta del regime ed all’inizio del riscatto. Il Convegno era di carattere internazionale ed i relatori erano tra i più significativi e conosciuti studiosi di storia contemporanea, e tra di essi, anche illustri studiosi tedeschi e inglesi. Una sessione è stata presieduta e introdotta da me, in qualità di docente e Presidente nazionale dell’ANPI (…)
► Putin in visita a Roma: In questo contesto, in cui bisognerebbe chiedere a Putin che cosa ne fa dei diritti umani, l’economia impone il silenzio e , magari, perfino il rispetto
E’ in corso, in pompa magna (5 aerei e 50 macchine, con un vistoso seguito) la visita di Putin a Roma. Otre alla visita al Papa ed all’incontro con l’ “amico” Berlusconi, c’è tutto un fervore di incontri economici, trattative e stipulazione di contratti (…)
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