Pubblichiamo la dichiarazione del professor Romano Colombini, ex staffetta partigiana e presidente della Commissione Scuola ANPI “Dolores Abbiati” di Brescia:
Arroganza e intimidazione: un’offesa alla legalità promossa da un partito politico
È così: nel pomeriggio di oggi si tiene nella piazza Paolo VI di Brescia un comizio di Silvio Berlusconi in appoggio alla candidatura di Adriano Paroli. È normale. Ma in contemporanea, è stata promossa da un partito politico, il Popolo delle libertà, una manifestazione per contestare la Magistratura, dopo la sentenza che condanna lo stesso Berlusconi per frode fiscale. Questo è invece un insulto alla legalità, un atto volontariamente provocatorio, alla ricerca di creare tensioni, soprattutto in una città come la nostra, con le sue tradizioni di correttezza costituzionale e con le ferite ancora aperte della strage neofascista del 28 maggio 1974.
Come bresciano e come cittadino italiano mi sento offeso e indignato. Una sentenza giudiziaria può essere impugnata, discussa, criticata, ma inscenare una manifestazione ad personam contro la Magistratura mi appare un vero e proprio atto eversivo, che contrasta con il principio costituzionale dell’autonomia dei poteri, intesa ad un loro reciproco controllo democratico. È chiaro che voler giustificare tutto ciò con la presunta “persecuzione giudiziaria” di Berlusconi non ha senso: tutti i cittadini sono uguali alla Legge e devono rispondere dei propri atti, certo difendosi, però sempre nella legalità.
Ma tant’è. Nel clima attuale della nostra città vorrebbe avanzare una subdola aria di nostalgia per un Ventennio che non fu certo modello di libertà e democrazia, come dimostra il sintomatico impegno della giunta comunale uscente a ricollocare in piazza della Vittoria la statua del cosiddetto “Bigio”, simbolo dichiarato dell'”Era fascista”.
Desidero esprimere il mio sdegno e la mia seria preoccupazione a titolo personale, ma anche a nome della Commissione Scuola ANPI “Dolores Abbiati”, della quale sono presidente, rendendo inoltre pubblico il parere delle tante persone che mi hanno comunicato gli stessi sentimenti.
Romano Colombini